Daniele Cinciripini
La ricerca artistica di Daniele Cinciripini indaga i rapporti, tra percezione e rappresentazione, tra uomo, natura e paesaggio. Dal 2017 utilizza la camminata come metodo e momento performativo. Daniele intreccia diverse discipline (geologia, urbanistica, microstoria, cinema). Alterna progetti personali e progetti di gruppo multidisciplinari. Scrive saggi sulla fotografia di paesaggio e l’arte.
Docente a contratto di fotografia presso l’Università di Teramo. Co-fondatore di ikonemi, centro indipendente per la fotografia e il paesaggio. È membro del Laboratorio del Cammino, una rete di studenti e ricercatori che esplora le potenzialità metodologiche del camminare nella pianificazione urbana. È il photoeditor di «Primapersona», la rivista dell’Archivio Nazionale Diari. a Pieve Santo Stefano. Daniele è anche ricercatore di processi fotografici alternativi e storici (platinotipia, gum over platinum).
È stato selezionato per quattro edizioni del sondaggio fotografico di SINTESIS, dal 2009 al 2012, con Guido Guidi, Simon Roberts, Marco Zanta e Andrew Phelps. È tra gli autori di Confotografia. Nel 2018 realizza Il letto, le pietre, con Serena Marchionni, libro d’artista in mostra all’Athens Photo Festival nel 2019. Nel 2019 viene selezionato per Falìa-Artists In Residence, con Serena Marchionni, e realizza A non più di tre lanci di pietra. Nel 2020 ha curato e preso parte al programma di artisti in residenza sui Monti della Laga, Mulattiere Acquasanta, e ha creato Chiasmo. Nel 2021 è stato scelto, con altri sei artisti, per OMNE-nature, una residenza d’artista a Casterlfranco Veneto, qui ha realizzato Il diavolo probabilmente un’opera d’arte composta da una parte performativa e una fotografica.