L’intento del progetto Arcipelago è quello di individuare ed analizzare gli elementi costitutivi (iconemi) del territorio del Polesine, cioè quegli elementi che sono parte integrante della cultura e della storia dei suoi abitanti.
In questo contesto, il mio territorio di indagine è stato un oggi anonimo paese della regione Veneto, che si chiama Polesella, privato del suo elemento identitario per eccellenza del 1956: la Fossa di Polesella. Si trattava di un canale navigabile che attraversava il centro abitato mettendo in comunicazione due importanti vie d’acqua: il Canal Bianco e il fiume Po. La Fossa ha a lungo rappresentato il cuore pulsante del paese, definendone sopra ogni altra cosa il suo aspetto identitario, ma allo stesso tempo anche un grave pericolo dovuto alle sue frequenti esondazioni (l’ultima, l’alluvione del 1951), ragione per cui viene definitivamente interrata nel ’56.
La Fossa di Polesella, insieme alla vita che si svolgeva intorno a essa, scompare, diventa invisibile alle nuove generazioni e, poco a poco, si dissolve e trasfigura anche nella memoria di chi l’ha vissuta in prima persona, magari vi ha nuotato, lavato i panni o trascorso un afoso pomeriggio in barca.
Con questo progetto, si vuole riaffiorare questa storia sepolta, coinvolgendo le persone della comunità Polesana in una performance partecipata grazie alla quale ognuno potrà apportare, metaforicamente e non, un pezzetto di memoria personale a ri-comporre un’immagine collettiva di questo simbolo perduto.
Bio
Chiara è una fotografa freelance con base a Rimini. Ha iniziato i suoi studi di fotografia nel 2010 in Spagna con il collettivo fotografico Valenciano efedePhoto, sotto la guida dei fotografi Pablo Chacón, Iván Navarro e María Sainz Arandia. Ha poi frequentato workshop con diversi fotografi professionisti come Juan Millás (del collettivo di Madrid NOPHOTO) e Matias Costa. Nel 2012 si trasferisce negli Stati Uniti dove frequenta l’International Center of Photography di New York sotto la guida del fotografo Joshua Lutz e diventa assistente del fotografo Peter C. Cook per circa un anno. Chiara è co-fondatrice dello spazio indipendente RIU (Reframe Images Unconventionally) a Rimini, dedicato all’indagine dei confini mobili della fotografia. Chiara ha esposto negli Stati Uniti, Spagna e Italia. Il suo lavoro è stato presentato nella sezione OFF del SIFEST 2015. Alcuni suoi lavori sono rappresentati da Millennium Images.